L’innovazione rappresenta, ormai, il presente e il futuro delle imprese per avere successo ed essere competitive nel mercato. E System House s’inserisce a pieno titolo in questo settore produttivo all’avanguardia tra le realtà più innovative d’Italia tanto da meritarsi il conferimento del premio nazionale “Imprese per l’Innovazione”, patrocinato dal Presidente della Repubblica.
Il riconoscimento è stato consegnato a Roma, presso Villa Farnese, direttamente dal ministro del Miur (Istruzione, Università e Ricerca) Stefania Giannini, che nell’occasione ha sostituito il presidente Giorgio Napolitano. Quest’ultimo si è congratulato con le imprese vincitrici attraverso l’invio di un significativo messaggio che motiva così l’attribuzione del premio: “Per i rilevanti risultati economici conseguiti tramite gli importanti investimenti di ricerca e sviluppo che, uniti a una struttura flessibile e dinamica, consentono all’impresa di proporre e produrre soluzioni tecnologicamente innovative e modellabili sulle esigenze specifiche dei propri clienti”.
Inoltre, System House ha ricevuto un’ulteriore e prestigiosa gratificazione da Confindustria grazie al premio 2014 “Imprese per Innovazione – Andrea Pininfarina”, realizzato in collaborazione con la fondazione Giuseppe Mai, Intesa Sanpaolo, Mediocredito Italiano, Unione Industriali di Torino e con il contributo dell’associazione Premio Qualità Italia, che ha fornito il proprio supporto tecnico.
Quest’ultimo riconoscimento è stato appannaggio di sole venti aziende del territorio nazionale, tra cui appunto la System House. E, in particolare, sono state anche premiate Bellini, Chiesi Farmaceutici, Pontlab, Fincantieri, Fluid-o-tech, Vetrya, Zucchetti Centro Sistemi, A Tlc, Farmlabor, Industrie Saleri Italo, Itel Telecomunicazioni, Laboratori Archa, Mavi Sud, Opus Automazione, Tt Tecnosistemi, Fercam, Officine di Cartigliano, Oikos e Pet engineering.
In questo caso la motivazione del premio attribuito all’azienda reggina riguarda il frutto dei risultati ottenuti grazie «ai forti investimenti in ricerca e sviluppo per proporre e produrre soluzioni innovative nel campo dell’Ict. I continui investimenti permettono l’ottimizzazione produttiva, migliorano la qualità delle applicazioni e riducono i costi di produzione. Nel medio termine si punta a coinvolgere università e reti d’impresa e a diversificare le ricerche». L’innovazione, dunque, è la chiave di lettura, al primo posto nei pensieri degli imprenditori italiani che desiderano e possono concentrare i loro sforzi su questo settore molto avanzato, che non può prescindere da ricerca e sviluppo.
Elementi, entrambi, che se miscelati a dovere, sono determinanti per aumentare profitti (ovvero fatturato), consistenza economica e competitività con l’inserimento delle stesse imprese nei mercati internazionali. E si tratta di due punti nodali in cui, come evidenziato nella motivazione del premio “Imprese per Innovazione – Andrea Pininfarina”, mondo imprenditoriale e accademico devono collaborare fattivamente, ciascuno nel ruolo che compete, per la crescita.
Aspetto, questo, da sempre croce e delizia del nostro Paese, dove troppo spesso università e impresa seguono direzioni diverse vivendo quasi da separate in casa quando, invece, è proprio dal loro reciproco scambio di informazioni e competenze che si deve partire per incrementare lo sviluppo del tessuto produttivo. (a.c.)